CANTÙ - Il 29 aprile scorso, l’assemblea dei soci di Canturina Servizi Territoriali ha approvato il bilancio per l’anno 2015, chiuso con un utile netto di 407.685 euro; un risultato eccellente, se si considerano le perdite dovute alla piscina (ora a gestione privata) pari a 204.048 euro.

“Canturina Servizi ha una storia virtuosa – ha spiegato l’amministratore unico Massimo Di Domenico –, abbiamo razionalizzato i costi il più possibile, e ora dobbiamo cercare di sviluppare meglio le attività: penso al tema dell’efficientamento energico, per esempio sulle illuminazioni, sono aspetti su cui la società potrebbe investire”.

L’azienda ha infatti posto le basi per individuare alcune attività di servizio del territorio su cui poter impegnare delle risorse, ristrutturando la società attuale; oltre all’efficientamento e risparmio energetico, non solo in attività di patrimonio pubblico ma anche potenzialmente nel settore privato, si stanno valutando interventi “smart”, come la gestione intelligente dei parcheggi e del calore presso gli edifici pubblici, entrambi attraverso l’utilizzo di una piattaforma tecnologica.

I parcheggi, a tal proposito, hanno chiuso in positivo con 175.229 euro ed è stato sottolineato come la gestione degli stalli da parte di una società in house, qual è Canturina Servizi, può tranquillamente gestire la situazione in collaborazione con il Comune, cambiando la natura dei parcheggi, come accaduto in via Caduti di Nassiriya, che per un certo periodo sono stati a pagamento mentre poi sono tornati gratuiti: “Dialoghiamo con l’amministrazione – ha spiegato Di Domenico – e pensiamo sia conveniente gestire i parcheggi perché ci permette di servire la comunità. Se dovessero subentrare realtà private, queste discussioni non sarebbero più fattibili, e credo che Canturina Servizi, pur con pecche e criticità, porti un servizio alla cittadinanza con un utile anche notevole”.

Sul fatturato totale, l’utile più consistente è rappresentato dalle farmacie (446.377 euro), durante l’anno 2015 sono stati effettuati 437 test di autodiagnosi per la verifica del colesterolo, glicemia e trigliceridi, e gli orari di apertura sono stati notevolmente lunghi.

L’unica perdita, oltre la piscina, è data dai 34.735 euro relativi all’acquedotto: “la rete idrica è stata ben mantenuta negli anni, gli uffici tecnici lavorano a fondo relativamente al livello qualitativo legato al protocollo di autocontrollo, e bisogna considerare che quasi il 90% dell’acqua viene pompata da Cantù Asnago e mandata alla Specola, ed essendo ampio il dislivello, questo aspetto incide sul costo energetico”, hanno spiegato Di Domenico e Stefano Carcano, direttore amministrativo.

Il ramo idrico della città pesa notevolmente sull’azienda, e al momento si deve gestire la situazione in attesa che Como Acqua Srl, società alla quale è stato deciso di affidare in house dal Consiglio Provinciale di Como la gestione del Servizio Idrico Integrato, possa iniziare a svolgere i propri compiti; è quindi prevista una separazione societaria tra il servizio acquedotto e gli altri servizi gestiti da Canturina Servizi, ma attualmente non sono ipotizzabili tempistiche (Como Acqua non è adeguatamente strutturata) e quindi dovrà essere attuata un’altra operazione societaria, scindendo la società al fine di sviluppare sinergie nei servizi farmacie, parcheggi, lampade votive ed eventualmente servizi di efficientamento energetico.

D.P.