CANTÙ – Piscina riaperta: PD soddisfatto ma anche preoccupato

martedì, 21 luglio 2020

CANTÙ - Siamo alquanto soddisfatti, ma anche preoccupati, per il fatto che la piscina comunale sia stata riaperta, per quanto con largo ritardo rispetto ad altre strutture natatorie del canturino.

Il Comune di Cantù ha versato al gestore del servizio la cifra non esorbitante di 23 mila euro. E pertanto siamo preoccupati che le difficoltà che hanno segnato la riapertura possano riproporsi tra pochi mesi. E il Comune sia costretto a sborsare altri denari per la continuazione del servizio.

Il fatto vero è che si è invertita la logica con la quale tale servizio deve essere fornito.

Trattandosi di un pubblico servizio, il concessionario deve anzitutto garantire che tale servizio sia fornito. E solo a posteriori, qualora emergano difficoltà, il Comune può valutare che vengano versate delle risorse al concessionario.

Nel Consiglio comunale, tramite il consigliere Pagani, il nostro gruppo consiliare ha avanzato la richiesta che il Comune attivasse dei controlli specifici sui rendiconti della piscina di Cantù in relazione al Piano Economico Finanziario allegato alla convenzione che regola la fornitura del servizio.

Rammentiamo anche che, quando sono emerse delle problematiche, sottolineate dagli utenti della piscina, l'Amministrazione ha sentito la necessità di dare un incarico a un professionista per il controllo dell'espletamento degli obblighi contrattuali da parte del Concessionario.

Infatti, siamo del tutto consapevoli del rischio che i contributi che l'Amministrazione ha deciso di erogare potrebbero avere soltanto un effetto tampone, quando sarebbe invece necessario che vengano erogati ad una società che possa garantire sia la continuità aziendale che, soprattutto, la continuità del servizio pubblico che gli è stato affidato.

A tal fine, come Gruppo consigliare abbiamo presentato il 17 luglio scorso una interrogazione a risposta scritta per conoscere:

Se è stata verificata da parte dell'Amministrazione la capacità della Sport Management di poter proseguire effettivamente, senza necessità di ulteriori contributi e fino al termine della concessione, il servizio attribuitole e in qual modo si intenda fronteggiare l'eventualità, non auspicabile, di difficoltà finanziarie dell'attuale concessionario.

Se l'Amministrazione ha verificato l'inesistenza di sovrapposizione del proprio contributo ad altri concessi dallo Stato e/o altri organismi pubblici, poiché esistono tutta una serie di interventi statali finalizzati proprio ad aiutare le aziende per gli scopi di cui sopra.

Infine, poiché l'intervento dell'Amministrazione pubblica a fronte di una concessione è legato alla corretta applicazione degli obblighi di servizio pubblico, e questo anche al fine di trasferire effettivamente il rischio imprenditoriale al Concessionario: come sono stati individuati, quali sono e come sono stati quantificati, al di là della cifra forfettaria dichiarata, detti obblighi di servizio pubblico.

Siamo ora in attesa di risposte dall'Amministrazione.

Consigliere comunale Filippo Di Gregorio
Gruppo consigliare Partito democratico – Unire Cantù – Cantù con Noi

 

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