CANTÙ – Il Consiglio di Stato ha deciso: “La moschea è abusiva e va chiusa”

martedì, 20 luglio 2021

CANTÙ - Nuovo capitolo della saga che interessa la moschea cittadina di Cantù, localizzata in via Milano, da anni al centro di un contenzioso amministrativo e di un durissimo scontro politico tra la Lega e la Comunità Islamica. Stando a quanto decretato dal Consiglio di Stato, "pregare e svolgere il culto in un luogo destinato, in base allo strumento urbanistico, a capannone industriale e commerciale è illegale e contro legge", pertanto il luogo di culto deve essere chiuso.

Esulta Michele Molteni, sottosegretario all'Interno, che spiega: "Sentenza storica che dà ragione al Comune di Cantù e alla Lega. Ora è il Consiglio di Stato, è la giustizia, a confermare la verità: in quel capannone industriale e artigianale si pregava nonostante le norme urbanistiche lo impedissero tassativamente, violazioni più volte accertate anche da interventi delle Forze di Polizia locale".

"Grandissima la soddisfazione per questa decisione in punto di diritto che conferma la sentenza del TAR Lombardia del 2018 e la bontà delle argomentazioni giuridiche dell'amministrazione di Cantù, guidata dal sindaco Alice Galbiati, e politiche della Lega. Nel capannone di via Milano 127 si può fare attività artigianale ma non pregare. La legge e il diritto ci hanno dato ragione".

"Ora la Moschea abusiva va chiusa, si ripristini la legalità e la Comunità Islamica e la sinistra chiedano scusa a Cantù e ai canturini per aver fatto perdere tempo e soldi. Fino a quando la Comunità Islamica non sottoscriverà le "intese", previste dalla Costituzione, con lo Stato Italiano accettando e vincolandosi a principi, regole e valori di legge, nulla sarà dovuto" continua Micheli.

"Il diritto di culto è sacrosanto ma non esiste l'obbligo al luogo di culto, ovvero alla realizzazione di una moschea. Non esiste un diritto universale e un dovere amministrativo a costruire una moschea sul territorio comunale e nazionale, peraltro in violazione di legge - conclude il canturino -. Questa sentenza traccia anche un percorso chiarissimo per tanti casi simili e anche da questo punto di vista è storica".

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