CANTÙ - Tra le tante polemiche nazionali, la libertà trova sempre la sua strada. Oggi le celebrazioni del 25 Aprile, festa nata per celebrare la liberazione d'Italia dal nazifascismo, con un lungo corteo che ha attraversato la città sino ai monumenti e luoghi che celebrano coloro che hanno donato la vita per donarci un futuro migliore.
Importanti le parole del Sindaco di Cantù Alice Galbiati: “Il 25 aprile ci ricorda che la libertà non è un bene scontato. La libertà deve vivere nelle scelte, nei gesti, nelle istituzioni. Essere “liberi” significa garantire sicurezza, sostenere chi lavora, chi produce, chi educa. Significa tutelare l’identità dei territori. E significa, soprattutto, guardare ai giovani. A loro spetta il compito di dare senso e continuità all’eredità del 25 aprile 1945. A noi, il dovere di offrire strumenti per agire, esempi solidi, motivi per credere e opportunità. A loro dobbiamo trasmettere il senso del dovere civico, dell’appartenenza, della libertà come responsabilità”.
La manifestazione è stata organizzata dal comune di Cantù con la partecipazione dei comuni di Capiago Intimiano, Figino Serenza, Cucciago, Novedrate e Senna Comasco in collaborazione con le associazioni combattentistiche e d'arma.
RedPol