CANTÙ - Un coriandolo di solidarietà da parte del Carnevale Canturino. La grave situazione sanitaria in Italia e, in particolar modo, della Lombardia necessitano del contributo fattivo ed immediato da parte di tutti i cittadini. E così, seppur nell’impossibilità di far sfilare per le vie di Cantù i magnifici carri allegorici nelle quattro parate della 94a edizione del Carnevale Canturino – interrotta, di necessità, nei giorni antecedenti il 23 febbraio scorso – i soci dell’Associazione Carnevale Canturino non si sono rassegnati a vedere spegnere inesorabilmente le luci della ribalta.
Con un rapido passaparola ed un vorticoso giro di telefonate, i soci hanno deciso di autotassarsi e di devolvere il proprio contributo, nel nome del Carnevale. È stata così raccolta la somma di 2.000 euro da destinare al fondo “Emergenza coronavirus” istituito dalla Fondazione Comasca, in questi giorni impegnata a sostenere l’opera delle strutture ospedaliere del territorio e di tutti i medici, schierati in prima linea a combattere e contrastare la piaga dell’epidemia da Coronavirus, che tanta sofferenza ha imposto, sottraendola ai sorrisi del Carnevale.
"La speranza - commentano i soci del Carnevale - è che quel coriandolo di amicizia e di gioia che non è stato possibile lanciare durante le sfilate, quell’istante fugace di felicità che ci è stato impedito di condividere con i nostri bambini e i nostri famigliari, possa unirsi a tutti gli altri colorati ed accorati ringraziamenti ai nostri valorosi concittadini che lottano strenuamente in questa ardua battaglia che, tuttavia, vinceremo. Affinché a breve possiamo, tutti insieme, tornare a festeggiare il gran carnevale della vita, sorridendo ed abbracciandoci come un tempo".