CANTÙ-ASNAGO – 185mila € per la messa in sicurezza, servirebbe un ponte nuovo

giovedì, 20 aprile 2017

CANTÙ - La recente serie di crolli di ponti e cavalcavia in tutta Italia ha portato, dall'inizio di quest'anno, sotto i riflettori anche il ponte sulla ferrovia di Cantù-Asnago che, a causa di problemi infrastrutturali legati alla carbonatazione, già da quattro mesi vede una circolazione ridotta dei tir e una limitazione ai mezzi fino a 7.5 tonnellate di peso. Secondo l'indicazione tecnica di Antonio Capsoni, l'ingegnere che nelle passate settimane ha valutato lo stato della struttura, bisognerebbe costruire un nuovo ponte che sostituisca quello esistente che risale a un secolo fa.

L'amministrazione comunale, però, non ha per ora i soldi per coprire una tale spesa e, dunque, ha optato per la messa in sicurezza dell'attuale cavalcavia, destinando alla ristrutturazione 185mila euro avuti dalla Regione. Il cantiere potrebbe già essere aperto nelle prossime settimane e comunque la conclusione dei lavori è prevista entro inizio settembre; l'obiettivo è quello di aumentare la portata del ponte del doppio rispetto a quell'attuale e permettere così il passaggio di mezzi pesanti, fino a 40 tonnellate. Un obiettivo fondamentale, visto le lamentele per le attuali limitazioni alla circolazione e le intenzioni di denuncia contro Villa Saporiti espresse da quindici ditte del settore di trasporto della zona. Per evitare ulteriori danni alla viabilità, durante i lavori verrà posizionato un cosiddetto semaforo intelligente che regolerà i due accessi alla struttura in modo che solo un tir alla volta possa passare.

Soddisfazione per il progetto - visionato in anteprima - da parte della Federazione autotrasportatori italiani, il sindacato di categoria.

 

 

 

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