CANTÙ - Si avvicina la penultima sfida per la Pallacanestro Cantù, che sarà impegnata domenica a Desio contro la Dolomiti Energia Trentino (ore 18:15) e, sfortunatamente, la conferenza stampa di coach Carlo Recalcati si è aperta per l’ennesima volta parlando della situazione infortuni della squadra, che questa volta ha subito un duro colpo anche a livello psicologico.

“Purtroppo è occorso l’infortunio di Tremmell Darden (rottura del tendine d’Achille, ndr) ed è capitato ad una persona che fa della professionalità il suo modo di vivere – ha esordito Recalcati – Non nascondo che la squadra ne è rimasta molto colpita e credo sia giusto iniziare con un pensiero a Tremmell augurandogli un grande in bocca al lupo”.

Professionista esemplare e atleta vincente, Darden ha dovuto giocare questa stagione a Cantù con minutaggi altissimi, incappando in infortuni muscolari che mai prima d’ora l’avevano fermato e, la rottura del tendine d’Achille, è una di quelle sfortune che fanno parte del gioco, ma che davvero nessuno si aspettava.

La Mia affronterà così Trento ridotta ai minimi termini, con Alex Acker che potrebbe aiutare per qualche minuto i compagni, e la squadra di coach Buscaglia rappresenta un avversario decisamente difficile da battere: “Dobbiamo prepararci al meglio contro una formazione scomoda – ha spiegato il Charlie – perché fa dell’efficacia e dell’attività fisica un marchio di fabbrica, senza nascondere le qualità tecniche che hanno. Sono al terzo anno consecutivo ai playoff e arrivarci dopo un campionato in cui sono stati in difficoltà dimostra il lavoro di Buscaglia e della società, con una programmazione che ha permesso loro di essere la sorpresa il primo anno, poi le aspettative sono salite sempre più e si sono confermati. Se domenica non entreremo in campo con l’atteggiamento giusto rischiamo di fare brutta figura – ha continuato – e non possiamo permettercelo, dobbiamo onorare questa partita soprattutto per il nostro pubblico”.

Ospitando la Dolomiti Energia, i brianzoli dovranno ricorrere ad ogni mossa possibile per limitare le problematiche, in 40 minuti di partita in cui i “piccoli” saranno messi a dura prova, senza Darden e con Acker ad impiego ridotto. Spazio quindi anche a tre lunghi contemporaneamente sul parquet, sperando in un aiuto concreto da parte di Calathes: “Abbiamo bisogno di Pat, è l’unico che può giocare da ala piccola, l’abbiamo provato a Cremona senza buoni risultati – ha specificato l’allenatore canturino – Se riuscirà a dare un rendimento positivo, bene, mi rifiuto di pensare che da parte dei giocatori ci sia cattiva volontà, sono portato a pensare che ci siano situazioni in cui non si riesca a trovare, dal punto di vista mentale, lo stimolo giusto. Comunque in una situazione di emergenza è abitudine dire che si debba dare qualcosa di più”.

Darden, lungo stop dovuto alla rottura del tendine d'Achille

Curiosità, la conferenza stampa ha visto sedersi accanto a Recalcati il vice Marco Sodini, fatto che può sembrare “strano” ma invece è una situazione vissuta più volte dall’head coach canturino, che storicamente ha sempre basato gran parte del suo lavoro sul confrontarsi con i propri assistenti: “Ho sempre cercato di coinvolgere gli assistenti perché il primo assistente è un capo allenatore aggiunto, come ho già avuto modo di dire – ha concluso Recalcati – Se penso a De Raffaele a Venezia o Pianigiani a Siena (i due secondi del Charlie nelle rispettive squadre, ndr), cose di questo tipo erano all’ordine del giorno. Con Pianigiani dividevo le conferenze stampa, quelle dopo la sconfitta me le “ciucciavo” io, quando si vinceva andava lui – ha detto ridendo – E quando parlo di questi allenatori, lo faccio con soddisfazione perché li ho visti crescere”.

Per qualcuno aver visto Recalcati e Sodini insieme in conferenza stampa, dopo che lo stesso Recalcati settimana scorsa elogiò il suo vice e parlò dell’importanza dello staff tecnico, potrebbe significare qualcosa di più importante, considerando il contratto in scadenza di Sodini, ma entrambi smentiscono sorridendo: “Oggi si tratta solo di un caso”.

D. P.