BASKET – Recalcati: “Ad Avellino per giocarci le nostre carte”

venerdì, 7 aprile 2017

CANTÙ - Tre vinte e due perse, questo l’attuale resoconto delle prime cinque partite della Mia Cantù con la guida di Carlo Recalcati. Bicchiere decisamente mezzo pieno se ragioniamo sul fatto che i biancoblu mai avevano raccolto tre vittorie filate in questa stagione e, pur con due sconfitte pesanti in cui ci sono stati passi indietro mentali e fisici, l’ambiente canturino rimane sereno e punta ad una vittoria per conquistare la salvezza e cominciare finalmente a ragionare sulla prossima stagione (i playoff sono matematicamente raggiungibili ma si tratterebbe di miracolo sportivo).

La settimana di allenamenti che sta precedendo la sfida con la Sidigas Avellino di Pino Sacripanti (domenica ore 18:15 al PalaDelMauro) è inoltre stata differente, con la squadra biancoblu che ha ospitato per un’amichevole la Pallacanestro Biella: “Abbiamo deciso di organizzare questa giornata per avere degli avversari che non fossero i compagni di squadra nel 5vs5 – ha spiegato il Charlie – In questo modo abbiamo risparmiato Johnson, Acker e Darden, e quest’ultimo non ha fatto nemmeno riscaldamento, così abbiamo permesso ai ragazzi con meno minutaggio di giocare. Sono opportunità che i giovani possono cogliere, come Baparapè e Ballabio”.

Gli irpini si presentano a questa sfida consapevoli di aver perso il secondo posto in classifica, oltre che senza uno dei tanti ex di turno, Kyrylo Fesenko, che ha vestito la canotta brianzola sul finire della scorsa stagione. “Il nostro obiettivo deve essere quello di vedere la prima partita utile e cercare di fare risultato – ha continuato l’allenatore canturino – e andremo in Campania giocandoci le nostre carte, contro una squadra che potenzialmente può ambire a giocare la finale contro Milano, quindi la griglia playoff diventa per loro determinante. Mancherà Fesenko ma hanno recuperato Cusin e così hanno cambiato modo di giocare. A mio avviso si sono liberati gli esterni – ha continuato – Ragland, Green e Logan ne gioveranno e Avellino potrà giocare in transizione e pick and roll in movimento. Hanno inoltre giocatori di grande sacrificio come Cusin e Zerini, oltre all’emblema del giocatore di squadra, Maarten Leunen”.
Una disamina precisa che oltretutto sottolinea come la mancanza di Fesenko, in questa pallacanestro europea, potrebbe essere un vantaggio, non avendo il piano partita obbligatorio di dover andare nel pitturato.

Paradossalmente, inoltre, contro Avellino la Mia potrebbe avere qualche vantaggio perché nel derby contro Varese il crollo è stato fisico, con la squadra di Attilio Caja che ha surclassato i canturini in entrambi i lati del campo, con una difesa aggressiva e un attacco intenso: “Rispetto a Varese, Avellino ha più talento ma non ha lo stesso atletismo – ha specificato Recalcati – e, lo dico sottovoce, potremmo avere un pochino di libertà in più nel giocare la nostra pallacanestro, cosa che Varese non ci ha permesso di fare”.

D. P.

 

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