BASKET – Il coach Cesare Pancotto presenta la sfida fra Cantù e Cremona

sabato, 7 marzo 2020

CANTÙ - Coach Cesare Pancotto, capo allenatore di Cantù, ha così commentato il prossimo impegno di campionato contro Cremona, soffermandosi ovviamente anche sull’emergenza coronavirus che ha travolto il Paese:

"Un pensiero sull’odierna emergenza sanitaria. In questi giorni stiamo tutti vivendo tempi difficili. Tutte le società, tutti i tifosi, tutti i giocatori, tutta Italia. A questo proposito, mi vengono in mente due parole importanti: rispetto e senso di responsabilità. Li dobbiamo all’attuale situazione sociosanitaria nazionale, li dobbiamo al pubblico e li dobbiamo a chi mette cuore e sudore in mezzo al campo, e in questo caso parlo dei giocatori.

Tuttavia, in un momento in cui l’Italia è in apprensione, il pensiero che si parli di sport mi reca piacere. Lo sport ha una funzione sociale significativa, pertanto, nonostante tutto, è proprio attraverso lo sport che possiamo cercare di dare un segnale di normalità a tutto ciò che oggigiorno intorno a noi, invece, di normale ha ben poco».

Calandomi sulla realtà sportiva, a partire da questa domenica si disputeranno una serie di gare a porte chiuse e sarà una incognita per tutti perché verranno a mancare tutti i punti di riferimento. Tutti noi, inoltre, veniamo da un mese in cui non si è giocato, che chiaramente ha comportato un abbassamento di tensione, concentrazione e adrenalina.

Mancando le partite settimanali, inoltre, viene a mancare il senso di confronto, per mezzo del quale si può capire in cosa e dove è necessario migliorare o in quali aspetti si deve cambiare qualcosa. Dovremo comunque riuscire a vivere la partita all’interno dei ventotto metri per quindici, cercando di essere concentrati dall’inizio alla fine, riuscendo ad adattarci, anche perché attorno a noi ci saranno solo seggiolini vuoti. Se questo è vero, sappiamo anche però che dall’esterno il supporto non verrà a mancare: cuore, passione e spinta dagli Eagles e da parte di tutti i tifosi canturini non mancheranno.

Tutto quello che di solito viviamo all’interno del PalaDesio lo avvertiremo comunque, anche se proveniente dall’esterno. Ovviamente, ci spiace molto che i nostri tifosi non potranno condividere con noi le emozioni di una tripla, di un rimbalzo o di una giocata. Tuttavia, la loro carica dall’esterno dovrà essere un supporto mentale e uno stimolo prima e durante la partita".

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