BASKET CANTÙ – ‘Il senso della sfida’: Pancotto commenta il campionato

venerdì, 25 settembre 2020

CANTÙ - Vigilia di Virtus Bologna-Cantù, prima giornata del campionato di Serie A UnipolSai 2020-’21. I canturini allenati da coach Cesare Pancotto si preparano al debutto stagionale in LBA facendo visita - sabato alle 19 - a una delle squadre più blasonate dell’intera lega, ossia la Segafredo. Di seguito le parole del tecnico dell’Acqua S.Bernardo, per il secondo anno consecutivo sulla panchina biancoblu:

Un inizio porta sempre entusiasmo, curiosità, adrenalina e sicuramente anche adattamento. D’altra parte, però, inizia anche un campionato anomalo, con incognite legate al covid e al pubblico, che significa mancanza di emozioni dirette su ciò che accade in mezzo al campo. Prevedo una competizione dura, competitiva e affascinante: dell’anno scorso sono rimasti campioni del calibro di Rodriguez e Teodosic, cui si sono aggiunti Hines e Datome, solo per citarne alcuni. Questo permetterà al nostro campionato di alzare ulteriormente il livello.

Nove squadre della LBA parteciperanno alle coppe, questo vuol dire che dispongono di budget importanti e che in estate si sono tutte rafforzate. Questo, a sua volta, alzerà chiaramente il livello di difficoltà del torneo. Come Pallacanestro Cantù partiamo con il senso della sfida: tanti nuovi elementi, giovani, e che si affacciano al palcoscenico della Serie A. Tante scommesse fatte lo scorso anno sono state vinte, a noi quest’anno il compito di ripeterci. Dobbiamo andare alla ricerca di certezze e fiducia, perché la squadra è composta da tanti debuttanti. Dobbiamo costruirci giocatori per la Serie A, proprio come siamo stati bravi a fare la scorsa stagione. E per fare questo non esistono scorciatoie ma voglia di lavorare duramente e di affrontare ogni ostacolo. Le difficoltà penso siano un elemento cardine per far crescere un gruppo e la crescita della squadra è un fattore fondamentale per sviluppare il potenziale di un team giovane come il nostro.

OBIETTIVI

Il primo: conquistare la permanenza in Serie A. Il secondo: lavorare sul concetto di “canturinità”, ossia avere la cultura del lavoro, ricercando impegno e qualità del gioco, cosa che, anche in questo caso, lo scorso anno siamo riusciti a fare nel modo migliore. Il terzo obiettivo, invece, sarà far diventare adulti i nostri giovani. Il quarto: essere un ponte con la società. Il quinto e ultimo obiettivo: creare emozioni dirette, per chi sarà presente sugli spalti, e indirette, invece, per chi dovrà emozionarsi attraverso canali televisivi o radiofonici. Rappresentiamo un popolo, quello canturino, molto legato alla squadra.

VIRTUS BOLOGNA

Non parto dall’idea che sarà una partita difficile, anche perché non ci è concesso scegliere chi affrontare. Meglio prepararsi a essere pronti per ogni evenienza. Bologna era in testa alla classifica prima dello stop per il Covid ed è stata una delle finaliste della recente Supercoppa. Potevano contare su un organico già di per sé molto forte, mi riferisco a quello dello scorso anno, adesso, però, sono cresciuti ulteriormente. L’idea di affrontare un coach come Djordjevic, infine, che è stato un grande campione come giocatore, è sempre motivo di piacere.

CONCLUSIONI FINALI

Dopo ogni partita dobbiamo avere la consapevolezza di conquistare autostima, fiducia e certezza. Una volta stabilita la rotta su cui viaggiare, durante la stagione non si devono verificare turbolenze o sobbalzi. Il nostro percorso deve essere chiaro, portato avanti con durezza mentale, crescendo in difesa e a rimbalzo, limitando il più possibile anche le palle perse.

 

 

il Canturino NEWS - supplemento quotidiano a Lario News, testata giornalistica registrata (Tribunale LC n. 234/2015)