BASKET – Cantù, è finita la pacchia. Che sberla a Brindisi: 76-59

domenica, 4 novembre 2018

BRINDISI - Dopo la bella striscia recente di vittorie, la Red October si deve risvegliare bruscamente quando scopre che la casa di Brindisi è ben poco "Happy".

I canturini ne beccano 17 in un match dall'andamento strano quanto costante; malissimo i tempi dispari (addirittura 20-5 per i padroni di casa il primo, 23-10 il terzo) e molto meglio quelli pari, con rimonte nel secondo (28-21 a favore degli ospiti) e il disperato tentativo di acciuffare il risultato negli ultimi 10'. Ma non c'è nulla da fare e il tabellone finale indica il severo 76-59 a favore dei brindisini di coach Frank Vitucci.

Osservando le statistiche, balza all'occhio come in presenza di numeri pressoché simili in fatto di tiri, percentuali e rimbalzi, la partita sia andata persa a causa di quella incredibile cifra nella colonna "palle perse": addirittura 18 per gli uomini di Pashutin contro appena una recuperata. Una sorta di tela di Penelope, con esito nefasto e rientro a Cantù all'insegna delle pive nel sacco. "Sprecati" i 23 punti con doppia doppia del solito grande Jefferson, per i vincitori top scorer Clark con 24.

Fuori ancora Parrillo, coach Pashutin sceglie di dare ancora fiducia a Tassone, chiamato a sostituire il vice capitano biancoblù proprio come in occasione del turno precedente, dove era risultato - a sorpresa - uno dei migliori in campo nel match contro Reggio Emilia. A completare il quintetto i soliti noti: Gaines in regia, Mitchell da “tre” e la coppia Jefferson-Udanoh sotto canestro. Per la Happy Casa starting five confermatissimo: Clark playmaker, Banks e Chappell sugli esterni, Gaffney e Brown i lunghi.

Pessima partenza della Red October che approccia male alla partita, complice anche il secondo fallo personale di Mitchell dopo nemmeno due minuti e mezzo di gioco. Squadre molto confuse in attacco, senza nessun canestro per quasi 3’. A sbloccare il risultato ci pensa Brown, dalla lunetta, a segno con un tiro libero su due tentati. Riesce poi a sciogliersi Brindisi, mentre Cantù resta congelata su entrambi i lati del campo, dimostrando grandi difficoltà sia in attacco che in difesa. Tripla di Banks e 9-0 in avvio per i locali, canestro stregato per i brianzoli. A segnare i primi punti per la Red October ci pensa proprio Mitchell, tornato in campo per dare la scossa ai suoi: tripla di tabella a bersaglio, Cantù si sblocca dopo 5’ e mezzo di nulla. Ma è immediata la risposta dei pugliesi, tripla di Clark e la Happy Casa al 6’ vola sul 12 a 3. Coach Pashutin prova a svegliare i suoi con un time out dopo l’ennesimo possesso sprecato in fase offensiva. Tuttavia, al rientro in campo la sostanza non cambia: Banks e Clark castigano ancora la distratta difesa canturina, affossando la Red October minuto dopo minuto. 22-5 al 10’. Fotografia della prima frazione la statistica delle palle perse: una sola dei padroni di casa, ben 7 quelle dei brianzoli.

Il secondo quarto non inizia nei migliori dei modi per Cantù che, da parte di Moraschini, subisce la tripla del -19. 25-6 per la Happy Casa in avvio. A scuotere le sorti della partita e della sua squadra ci prova Gaines, autore di una gran tripla, nata da un bel mix di talento e cattiveria. La piccola fiamma accesa dal regista americano in maglia numero zero, però, viene subito spenta da Brindisi, guidata in attacco dal duo Chappell-Moraschini. 32-11 al 14’. Cantù prova ad accorciare le distanze ma, ogni volta che ci va vicino, i padroni di casa riescono a spingere nuovamente gli ospiti indietro nel punteggio, grazie anche ad una bella tripla di Rush sullo scadere dei 24’’ dell’azione. 36-18 al 16’. Lo stesso Rush, poco dopo, è protagonista dell’allungo brindisino, avanti 40-23 a due minuti dalla fine del primo tempo. Da qui, dopo essere stata sotto anche di venti punti, la reazione canturina: Jefferson si sblocca con un paio di canestri importanti, ne beneficia la Red October che, per la prima volta nell’arco del match, sembra aver trovato un minimo di sicurezza sia nella costruzione del gioco che nella gestione dei possessi negli ultimi secondi dell’azione. Così nasce, complice anche un fallo tecnico fischiato alla panchina pugliese, la risalita biancoblù: 43-33 alla pausa lunga. Davis ed – in particolar modo - Jefferson gli artefici principali della recupero canturino. Una sola palla persa per Cantù nel secondo quarto dopo le sette della prima frazione. Al rientro dagli spogliatoi salta all’occhio il dato dei punti arrivati dalla panchina, ben 20 quelli realizzati dalla Happy Casa, soltanto due quelli di Cantù.

Ad inizio terzo quarto - dopo i 15 punti realizzati nei primi 20’ - a primeggiare in campo è ancora Clark, autore di un paio di prodezze e protagonista dell’ottimo avvio della Happy Casa, tornata in controllo del match grazie ad un mini parziale di 10-4 dopo i primi tre minuti del secondo tempo. Altro black out in casa Red October, ne approfittano i pugliesi che sfiorano nuovamente i venti punti di vantaggio con Brown apprezzabile anche lontano dal canestro. Suo, da cinque metri abbondanti, il piazzato del momentaneo +18 (55-37) che costringe Cantù a rifare tutto da capo. Ancora Brown sugli scudi, questa volta decisivo nei pressi del ferro con una prepotente schiacciata su tap in dopo una penetrazione di Clark. Venti punti di vantaggio che Brindisi riesce ad ottenere con pieno merito quando, nel finale, l’ex canturino Chappell segna i primi due punti della sua partita e serve a Brown l’assist per il canestro del +23, dopo una gran palla rubata su Gaines. 66-43 al 30’, Clark leader offensivo della Happy Casa con 22 punti a referto. Cantù aggrappata ai 16 punti e 7 rimbalzi di Jefferson, unico giocatore in luce nelle fila brianzole.

Nel quarto ed ultimo periodo di gioco, Cantù prova a ricucire lo strappo ma Brindisi è davvero scatenata. Prima Clark, poi Rush: i padroni di casa rispondono tempestivamente ai canestri di Blakes e Mitchell. I brindisini volano sul +22 (70-48), archiviando con largo anticipo la pratica. La Red October prova con orgoglio ad accorciare le distanze con i due canestri consecutivi di Jefferson e Tassone, quest’ultimo autore di una bella palla recuperata sull’ex compagno di squadra Chappell, prima di appoggiare a canestro il -18. Coach Pashutin si affida ad una forza fresca, pescando Quaglia dalla panchina, che ripaga il tecnico russo con tanta energia sotto i tabelloni, meritandosi minuti importanti nella parte finale del match. Ed è proprio dal pivot italiano che la Red October riparte, piazzando un break di 9-0 che spaventa la Happy Casa. Ancora Jefferson il leader in attacco per i brianzoli, sotto di tredici lunghezze. 70-57 a 4’ dalla fine, partita parzialmente riaperta. Ma è un’illusione perché Brindisi chiude nel finale con autorità, finisce 76-59 per i locali.

Ad attendere la formazione di coach Pashutin adesso un’altra trasferta, in quel di Bologna, domenica prossima al PalaDozza contro la Virtus Segafredo.

HAPPY CASA BRINDISI-RED OCTOBER CANTÙ 76-59
(22-5, 19-28; 23-10, 12-16)

BRINDISI: Banks 13, Rush 11, Gaffney 2, Zanelli 2, Orlandino n.e., Moraschini 7, Clark 24, Cazzolato, Wojciechowski 3, Chappell 6, Taddeo n.e., Brown 8. All. Vitucci

CANTÙ: Gaines 13, Mitchell 10, Blakes 4, Udanoh 5, Baparapè n.e., Parrillo n.e., Davis 2, Tassone 2, Pappalardo n.e., Quaglia, Jefferson 23, Tavernari. All. Pashutin

Arbitri: Lanzarini, Borgo e Giovannetti

Di seguito il tabellino [clicca per ingrandirlo al meglio]

 

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