CUCCIAGO - "Come vincere a Milano? Dobbiamo crederci e avere fiducia nelle nostre possibilità". Coach Sergey Bazarevich legge così la sfida di domenica prossima tra la sua Cantù e l'Armani. Inutile negarlo, il pensiero corre già ad un attessissimo derby con una Vitasnella che preparerà la gara in programma al Forum con il morale alto.
La pratica Caserta è stata archiviata velocemente al palasport Pianella. Cantù si è imposta per 92-69 contro una squadra con le rotazioni limitate e che era reduce dal recupero di giovedì sera al Forum proprio contro l'Armani.
Positiva la prestazione dei brianzoli, che sono stati sempre avanti e non hanno oggettivamente mai rischiato di essere raggiunti o superati. Al punto che l'allenatore dei campani, Sandro Dell'Agnello, in sala stampa alla fine ha detto: "E' una barzelletta il fatto che alla vigilia la mia squadra e questa Cantù, con un roster così importante, avessero gli stessi punti".
Caserta travolta, dunque, con la bella prova di un Kyrylo Fesenko dominatore sotto le plance e miglior marcatore del match, con i suoi 19 punti. Ma, in generale, tutta la prestazione dei canturini è stata positiva. Una manna per il pubblico che durante il match ha dedicato non pochi cori per il prossimo avversario. E anche il prefetto di Como Bruno Corda - da sempre tifoso di Cantù - pur mantenendo il suo contegno, ha applaudito divertito e convinto al coro "Chi non salta un milanese è".
Felice anche il presidente Dmitry Gerasimenko, che alla sirena finale ha trattenuto in campo l'allenatore Sergey Bazarevich, che, nella buona e cattiva sorte, di solito fugge subito negli spogliatoi. Il numero uno ha voluto riservare un abbraccio speciale al suo predecessore, Anna Cremascoli.
Lo stesso Bazarevich ha scherzato in sala stampa. "Vorrei lamentarmi di qualche cosa - ha detto sorridendo - ma è difficile quando si vince di 23 punti. La chiave della nostra affermazione è stata muovere molto la palla per la maggior parte della partita. Ci eravamo preparati con attenzione contro la difesa di Caserta; sapevamo che andava affrontata con tanti passaggi. Abbiamo fatto 22 assist: ciò dimostra la nostra buona prestazione in questo senso ed è ancor più positivo che siano stati suddivisi su diversi giocatori”.
Ma ora ci sarà poco da scherzare: la tifoseria sogna. Alle porte c'è la gara che vale una stagione. Perché non è "un" derby, ma è "il" derby. E poi perché, anche se l'obiettivo playoff rimane non semplice, un successo a Milano sarebbe fondamentale per continuare a cullare la speranza di giungere alle sfide che assegneranno lo scudetto 2016.
In ogni caso dopo questo ventitreesimo turno Cantù è a due lunghezze da un gruppo di quattro squadre a quota 22 punti (in pratica occupano dalla sesta alla nona posizione in graduatoria). Obiettivo non facile, insomma, ma nemmeno lontanissimo.