BASKET – Cantù affronta Avellino e cerca una vittoria che in casa manca da ottobre

venerdì, 9 dicembre 2016

Kirill Bolshakov 2016CANTÙ - Tornare alla vittoria, in casa, che manca dal 23 ottobre, quando Cantù batté Sassari 90-69. Questo è l’obiettivo di lunedì sera dove al PalaDesio (20:30) la Red October affronterà la Sidigas Avellino, ricolma di ex, a partire da coach Pino Sacripanti.

Il neo allenatore canturino Kirill Bolshakov farà così il suo esordio da head coach davanti al popolo biancoblu, e i suoi pensieri sono già ben lontani da quanto accaduto a Varese, con la straordinaria quanto insperata vittoria contro la Openjobmetis: “Era importante capire cosa è stato fatto a Varese – ha detto Bolshakov – ma anche dimenticare la vittoria e prepararsi ad affrontare Avellino. Anzi, chiedo a voi come valutate questa sfida”.

Tutto vero, l’allenatore ucraino coglie un po’ di sorpresa chiedendo ai giornalisti cosa pensano del match contro la Sidigas, quasi a voler captare qualsiasi elemento gli fosse eventualmente sfuggito riguardo i prossimi avversari dei brianzoli. Poi, riprende la parola: “Giochiamo contro una squadra che è più forte di noi – ha spiegato il coach – ogni nostro giocatore deve fare la sua partita migliore, la difesa essere pronta, e sperare che Avellino giochi al 98%. Così potremo avere una possibilità di vittoria, giochiamo in casa e so che i nostri tifosi creeranno un’atmosfera pazzesca”.

Estremamente onesto, Kirill Bolshakov affronta la realtà canturina, in cui si è ritrovato all’improvviso, con tranquillità, consapevole che il roster biancoblu è più debole di quello avellinese, che sotto le plance è più lungo, che sul perimetro è pericoloso: “Noi abbiamo due lunghi, loro quattro, Avellino ha quindi questo vantaggio ma comunque non vince chi ha più giocatori ma chi ha più desiderio e possiamo neutralizzare in questo modo lo svantaggio da cui partiamo”.

Sembra quindi puntare molto sull’aspetto psicologico il nuovo allenatore canturino, che ai suoi ragazzi ha detto che pur giocando dando il massimo si può perdere, ma se in ogni episodio della gara viene tirato fuori tutto il possibile, pur uscendo sconfitti i tifosi li applaudiranno. Se poi, addirittura, dovesse arrivare una vittoria, allora per un’altra settimana i ragazzi biancoblu saranno degli eroi.

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Maarten Leunen, dal 2009 al 2014 nella Pall. Cantù, e ne è stato anche capitano

Tuttavia piedi per terra, naturalmente, a Desio sbarcherà una delle formazioni più forti del campionato (Ragland, Leunen, Cusin e Fesenko gli ex, Green, Randolph e Thomas da tenere d’occhio) e non è solo con le (belle) parole che si possono conquistare i due punti.

“Non nascondo che dopo la vittoria contro Varese eravamo molto contenti – ha confessato Bolshakov – ma non è in una situazione di “euforia” che si può lavorare, bisogna essere consapevoli dei nostri problemi. Certi errori commessi a Masnago non verranno perdonati contro Avellino”.

Nel frattempo continuano le valutazioni sui possibili innesti, e al momento Erazem Lorbek è l’indiziato, anche se fermo da due anni, un tempo infinito per un giocatore.

“È uno dei candidati – ha concluso Kirill Bolshakov – ma abbiamo bisogno di un giocatore pronto sin da subito e dopo l’allenamento di oggi sapremo se Lorbek potrà essere dei nostri”.

Davide Porro

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