CANTÙ - 22 settembre 2012, una data storica per i tifosi canturini, un ricordo indelebile. Sei anni fa, a Rimini, in una splendida finale contro la corazzata Mens Sana Siena, la Pallacanestro Cantù vinceva la sua seconda Supercoppa italiana dopo quella conquistata nel 2003.

I biancoblu allenati da coach Andrea Trinchieri riuscirono nell’impresa di battere Siena 80-73, disputando una partita eroica. Sotto di nove punti al termine del primo quarto (25-16 al 10’), Cantù riuscì a ribaltare tutto nel secondo tempo, trascinata dalle prodezze di Manuchar Markoishvili, eletto poi MVP della manifestazione. L’asso georgiano chiuse con 18 punti, 4/6 dall’arco e 5 rimbalzi catturati. A proposito di triple, per i biancoblu fu una serata magica con un incredibile 50% da tre (9/18), contro il 23% degli avversari.Ma a risultare decisivo in quella partita non fu soltanto Markoishvili, anzi, quella contro Siena fu la più classica delle vittorie di squadra.

Straordinarie furono anche le prestazioni di Jeff Brooks e di Jerry Smith, rispettivamente a referto con 11 punti. Il primo, in soli 16’ sul parquet, fece registrare anche 7 rimbalzi di cui ben 5 offensivi. Mentre Smith sfiorò la doppia doppia con 9 assist, a cui aggiunse anche 3 recuperi. Tuttavia, la prestazione più sorprendente fu senza dubbio quella di Alex Tyus che – partito dalla panchina - riuscì a segnare 18 punti ed a catturare 6 rimbalzi in soli 19’ di impiego, chiudendo con la valutazione individuale più alta della squadra (29).

Alla Mens Sana, che non riuscì a ripetersi dopo il successo nell’edizione precedente proprio contro Cantù (73-70 a Forlì), non bastarono i 20 punti di Bobby Brown ed i 17, con 16 rimbalzi, di Viktor Sanikidze.