ALCOL ALLA GUIDA – Tre episodi in pochi giorni, fino a sei volte oltre il limite

mercoledì, 22 maggio 2019

CANTÙ – Lotta alla guida in stato di ebbrezza: già tre casi gravi nell'ultimo mese hanno visto impegnato il comando della polizia locale di Cantù. Il primo risale al 7 maggio, quando una vettura è stata fermata in via Como – in direzione centro – dal momento che procedeva nella corsia opposta con andamento pericoloso alternando brusche frenate a consistenti accelerazioni, il tutto condito da ampie sbandate.

Fermato e raggiunto dagli agenti, il conducente era solo a bordo del veicolo e in evidente stato confusionale: alla richiesta di spegnere il motore non riusciva a trovare le chiavi inserite nel quadro di accensione. Inoltre – segnalano le forze dell'ordine – parlava con difficoltà e aveva un "forte alito vinoso". L'uomo, un quarantenne residente a Cucciago, ha dichiarato di aver assunto alcolici e di essere partito in quelle condizioni nientemeno che dalla Svizzera. Quindi la prova dell'etilometro che ha segnalato un valore pari a sei volte il limite fissato per legge.

Il secondo caso è di lunedì, vicino alla piscina comunale: la pattuglia in servizio nota un veicolo che cambia più volte direzione; al che procede a fermarlo, dopo un breve inseguimento. Il guidatore si presenta insofferente alla presenza degli agenti e irritabile. Dopo la positività alla prova dell'alcol, l'uomo viene portato al comando per l'etilometro: qui si registra un valore che supera di tre volte il tetto fissato dal codice della strada.

Dulcis in fundo, il terzo: sono le 16 di martedì 21 maggio in via Cattaneo e, durante un posto di controllo, viene fermato un quarantenne canturino, con già dei precedenti per guida in stato d'ebbrezza. Si trova in evidente stato di alterazione tanto che tenta di aggredire gli agenti. Lo stesso dopo essere stato immobilizzato è stato condotto in Comando e sottoposto all'alcol test dal quale emergeva un tasso alcolemico nel sangue di oltre cinque volte il limite.

Per tutti e tre i casi sono previste le pene dell'ammenda che va da 1.500 a 6mila euro. Inoltre si rischia l'arresto da 6 mesi ad un anno, il ritiro immediato della patente per successiva sospensione da uno a due anni (nel terzo caso la revoca essendoci una recidiva biennale), oltre al sequestro del veicolo per confisca nel primo e terzo caso.

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