LOMAZZO/MOZZATE - Particolare attenzione, da parte dei militari della Compagnia di Cantù, è rivolta a quei delicati fenomeni che mettono in difficoltà le cosiddette “fasce deboli”. In questo ambito, i militari della Stazione di Mozzate e della Stazione di Lomazzo hanno eseguito nel giro di una settimana ben tre provvedimenti restrittivi della libertà personale nei confronti di P.T., cittadino italiano classe 1996 residente nella provincia di Monza-Brianza, ritenuto responsabile del reato di atti persecutori.

L’esito delle operazioni condotte rappresenta il perfetto connubio tra la sensibilità per i fenomeni di “stalking” e il pronto e tempestivo intervento verso emergenze di questo tipo da parte dell’Autorità Giudiziaria che, recependo in pieno l’impianto investigativo predisposto dai Carabinieri, ha emesso i provvedimenti.

P.T., come detto, è stato in grado, "perseverando nella sua condotta", di ricevere tre provvedimenti restrittivi della propria libertà personale nel giro di una settimana. Sottoposto lo scorso 24 marzo a misura cautelare per il reato di atti persecutori e posto agli arresti domiciliari per aver molestato in più occasioni la sua ex fidanzata (comasca di residenza) e per aver violato il divieto di avvicinamento a quest'ultima (emesso a settembre 2017), pochi giorni dopo - quattro per l’esattezza - è stato tratto in arresto per il reato di evasione, venendo rintracciato dai militari della Stazione di Lomazzo in una sala giochi di Mozzate a seguito di una insistente attività di ricerca. Agli arresti domiciliari dopo il processo per direttissim, il giovane ha tuttavia continuato nelle condotte persecutorie nei confronti dell’ex fidanzata, molestandola nuovamente.

A seguito delle indagini condotte dai militari della Stazione di Mozzate, l’Autorità Giudiziaria ha aggravamento la misura e P.T., dunque, il 30 marzo è stato associato presso la casa circondariale di Monza.