MARIANO COMENSE - Arrestati a febbraio con l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al traffico internazionale di droga e violazione in materia di armi, in ventuno degli affiliati al clan della 'Ndrangheta dei Muscatello sono finiti a processo davanti al Gup di Milano.
Come scrive Il Giorno, le pene comminate al termine del processo, che si è svolto con rito abbreviato, variano dai sei ai dieci anni di reclusione. Altri quattro imputati sono a processo davanti al Tribunale Collegiale di Como, stralciati dopo la scelta di andare a dibattimento. Nel loro caso le accuse, oltre a quelle relative allo spaccio di stupefacenti, riguardano un paio di episodi di estorsione ai danni di un imprenditore del Comasco. I restanti imputati hanno invece patteggiato.
A fine febbraio 2016 i carabinieri del Nucleo investigativo di Monza avevano smantellato un gruppo criminale il cui referente è sempre stato considerato Salvatore Muscatello, 80enne originario di Reggio Calabria, arrestato nel 2009 in seguito all'inchiesta Infinito che ha portato alla luce i clan lombardi affiliati alla 'Ndrangheta. Le pene più pesanti sono state inflitte a Domenico e Ludovico Muscatello, figlio e nipote del boss: dieci anni per entrambi.