‘NDRANGHETA – 5 stelle: “Inquietanti i dati dell’osservatorio Cross sul comasco”

martedì, 12 marzo 2019

MILANO – Lunedì mattina a Palazzo Pirelli la presentazione del secondo "Rapporto sul monitoraggio della presenza mafiosa in Lombardia", commissionato dalla giunta regionale a Cross, l'osservatorio sulla criminalità organizzata dell'università di Milano.

Inquietanti i dati emersi relativi alla presenza mafiosa nel Comasco.

In primo luogo, la ricerca denuncia "una diffusa, fitta e allarmante presenza nelle province di Como e Varese di zone boschive in cui sono allestite cittadelle naturali di spaccio al dettaglio (non solo minuti) presidiate con efficientissimi sistemi di sorveglianza e autotutela".

In secondo luogo, il gruppo di ricerca ha individuato nei numerosi episodi incendiari a impianti di stoccaggio e smaltimento, inceneritori e discariche abusive (anche nella provincia di Como) una spia di un interesse criminale crescente. Inoltre, l'osservatorio disegna una mappa in Lombardia dei centri massaggi cinesi, sospettati di essere utilizzati per lo sfruttamento della prostituzione.

Significativo l'intervento del professor Nando Dalla Chiesa sull'urgenza di alleanza istituzionali e civili di contrasto e controllo delle mafie nei territori: tale necessità è rappresentata, ad esempio, dalle continue intimidazioni perpetrate dal clan Morabito durante le udienze del processo sulla 'ndrangheta a Cantù.

Alla presentazione del rapporto di ricerca sulle mafie in Lombardia c'erano molte autorità tra cui Monica Forte, presidente della commissione speciale antimafia di Regione Lombardia. Forte ha ricevuto parole di elogio per l'impegno, la dedizione e l'attenzione costante a questi temi mostrati tra i cittadini lombardi.

I dati sulla presenza delle mafie nei nostri territori, tuttavia, invitano a non abbassare la guardia.

"La situazione non migliora, anzi ci collochiamo tra le province a maggiore intensità di infiltrazione mafiosa subito dopo Milano – il monito di Raffaele Erba, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle - Nel Comasco la situazione rispetto all'anno scorso si è aggravata ulteriormente. Oggi più che mai serve una presa di posizione e una serie di azioni necessarie per affrontare la problematica. Occorre che le istituzioni siano presenti attraverso sportelli specifici e misure che sostengano chi trova il coraggio di denunciare. Senza dimenticare il lavoro di educazione alla legalità da portare avanti nelle scuole".

 

 

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