“MOSCHEA” – Il Tar rinvia la decisione su via Milano, salva la sede degli islamici

mercoledì, 22 novembre 2017

CANTÙ - Decisione rinviata a maggio. Per il momento la comunità islamica di Cantù può mantenere la sua sede all'interno del capannone di via Milano, al centro di un contenzioso con il Comune che ne aveva chiesto l’esproprio perché - a suo dire -  era stato trasformato in una moschea abusiva.

Il Tar di Milano ha deciso di accogliere la domanda di sospensione cautelare presentata dall’avvocato dell’associazione Assalam, Vincenzo Latorraca, che fin dall’inizio aveva ritenuto eccessiva e ingiustificata la richiesta avanzata dal Comune. Bollando la decisione del Comune come una presa di posizione ideologica, facendo leva sulla legge regionale che fissa dei paletti ben precisi per la costruzione di luoghi di culto.

Un abuso che secondo il Comune sarebbe legato all’uso della struttura, trasformata di fatto in un luogo di culto secondo quanto riportato dai verbali dei vigili diverse volte si sono presentati in via Milano per eseguire dei controlli.

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