MARELLI – “Candidato delle civiche in continuità rispetto alla giunta Bizzozero”

lunedì, 30 gennaio 2017

Scrive il Canturino a proposito dei due aspetti rilevanti della candidatura di Francesco Pavesi da parte delle liste civiche: la "preannunciata rinuncia" di Bizzozero e il giudizio sull'esperienza amministrativa di Lavori in corso e Cantù Rugiada.

Sul secondo tema, per la "forte discontinuità" con la guida precedente della Lega, è quasi del tutto inutile sottolineare come il'obiettivo sia stato raggiunto dall’attuale amministrazione con una certa facilità. Ma d’altro canto sarebbe stato davvero difficile far peggio delle sciagurate maggioranze leghiste che l’hanno preceduta e delle disastrose amministrazioni Selva, Arosio e Sala. Sia chiaro, si tratta solo di un elenco in ordine temporale perché sarebbe davvero arduo scegliere la più deleteria per le sorti della città.

Diverso il discorso quando si guarda alla capacità dell’amministrazione delle “civiche” di imprimere quella svolta che sarebbe stata invece necessaria all’amministrazione cittadina.

Non che siano mancati alcuni ancorché circoscritti esempi di buone iniziative a vantaggio della città. Sarà un caso ma ciò è avvenuto solo quando, rinunciando all’autoreferenzialità, si è coinvolto nella determinazione delle scelte anche chi, pur non facendo parte della maggioranza, ha sempre mantenuto un atteggiamento non di preordinata opposizione ma di attenzione alle esigenze della città.
Il caso delle vasche di laminazione di Vighizzolo e di Cantù-Asnago, opere che la città attendeva da tempo immemore, è lì a dimostrarlo.
Al contrario, quando è prevalso un atteggiamento di autosufficienza, di preordinata chiusura, di boriosa sicurezza sono venuti alla luce tutti i limiti e l’incapacità dell’amministrazione di imprimere quella svolta che sarebbe stata necessaria.

La politica degli annunci roboanti e delle repentine marce indietro sulle vicende del palazzetto o su quella della tangenzialina di Fecchio, i provvedimenti assunti in materia di circolazione smentiti nel giro di qualche giorno, l’organizzazione di una sorta di outlet dell’antifurto come sconcertante risposta alla richiesta di sicurezza dei cittadini sono solo alcuni degli esempi che si potrebbero fare per mettere in evidenza l’incapacità dell’amministrazione Bizzozero di imprimere una svolta nell’amministrazione della città.

A giustificazione di ciò si è detto che la Giunta ha prima dovuto utilizzare i pochi denari a sua disposizione per risanare la situazione disastrosa in cui la Lega aveva lasciato le finanze comunali. In parte è vero, soprattutto se si guarda alle sconsiderate spese leghiste. Ma il “risanamento” dell’amministrazione Bizzozero non è consistito in operazioni di ristrutturazione del debito o in altre operazioni in grado di incidere davvero sul bilancio comunale. Bizzozero si è limitato a pagare le rate dei mutui attingendo però abbondantemente nelle tasche dei canturini e determinando la comica situazione per cui il campione della lotta anti-tax ha aumentato sino al livello massimo consentito tutte le tasse e le imposte di competenza comunale.

Certo, si sarebbe potuto fare meglio, di più ed in maniera più rispondente agli interessi della città.
Purtroppo la misoginia dell’amministrazione, l’incapacità di costruire alleanze con gli altri comuni del territorio, la pervicace chiusura ad ogni possibile rapporto con gli altri livelli istituzionali, la cieca e ostinata scelta di “non” fare politica nel territorio hanno impedito alla città di approfittare dei vantaggi che potevano venire da una amministrazione più aperta, capace di coinvolgere più istanze e da scelte politiche che non fossero solo preoccupate di preservare la presunta ed incontaminata “purezza” dei movimenti “civici” canturini.

È dunque di tutta evidenza che non è possibile attendersi da una riconferma dell’amministrazione civica quella svolta che sarebbe necessaria per una decisa inversione di tendenza rispetto ai disastri leghisti.

Per di più la scelta di un candidato sindaco in continuità rispetto alla amministrazione Bizzozero insieme all’autoreferenzialità ed ai limiti impliciti nel programma e nell’orientamento politico generale delle “civiche” sono tali da rendere difficilmente perseguibile quella svolta, quella decisa inversione di tendenza rispetto alle amministrazioni leghiste che è assolutamente necessaria per dare davvero alla città un futuro ed una prospettiva nuova.

Enzo Marelli

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