IMMIGRATI – Stop alla cittadinanza onoraria, Novati “interroga”

giovedì, 23 novembre 2017

Fino allo scorso anno era tradizione per l’Amministrazione canturina conferire ai figli nati a Cantù da coppie di immigrati residenti in città una sorta di “cittadinanza onoraria” nel corso di una festicciola non sfarzosa ma di grande significato sociale e civile.

Era del tutto evidente il significato puramente simbolico dell’iniziativa che, da un punto di vista giuridico, non aveva alcuna valenza: questi bambini, qualora l’avessero voluto, avrebbero potuto acquisire la cittadinanza al compimento del diciottesimo anno di età seguendo la prassi prevista dalla legge.

Obiettivo dell’iniziativa era semplicemente quello da un lato di farli sentire, insieme ai loro genitori, parte integrante della comunità canturina e dall’altro di qualificare la città ed i suoi abitanti come una comunità aperta verso quanto vi si volessero stabilire.

Secondo quanto appreso da notizie di stampa, la nuova Giunta di Cantù avrebbe deciso di non continuare in questa iniziativa non si sa in base a quali motivazioni in quanto non vi sono apparentemente né ragioni di ordine finanziario (risparmio sulle spese del Comune) né conseguenze di ordine giuridico tali da giustificare una simile decisione.

Dunque non vi sono che ragioni di carattere ideologico che la possono giustificare che tuttavia contraddicono i valori civili che hanno storicamente accompagnato la vita della città e dei suoi cittadini e negano quelli che – anche di recente – sono stati riconosciuti come fondamentali dalle Autorità religiose di Cantù.

Per queste ragioni Alberto Novati ha oggi presentato l’interrogazione che alleghiamo.

Comitato Vola Cantù

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INTERROGAZIONE

Siamo venuti a conoscenza, attraverso notizie di stampa, che l’Amministrazione Comunale non ha intenzione di continuare quella bella ed ormai tradizionale festa con la quale veniva conferita una sorta di “cittadinanza onoraria” ai bimbi, nati a Cantù, ma figli di coppie di immigrati. Emigrazione che aveva accomunato diversi membri della mia famiglia: negli anni precedenti la prima guerra mondiale, tra le due guerre e nel dopoguerra.

Tenuto conto del fatto che

a) si tratta di una iniziativa del tutto simbolica ma di alto significato sociale in quanto qualifica la nostra città come un centro attento alle problematiche dell’integrazione ed i nostri cittadini come una popolazione aperta, cordiale e pronta all’accoglienza;

b) la concessione di questa sorta di “cittadinanza onoraria” non ha alcun valore da un punto di vista giuridico ed istituzionale in quanto la scelta della cittadinanza potrà essere esercitata da questi bambini solo al compimento del diciottesimo anno di età e seguendo la prassi prevista dalle leggi che regolano la materia;

c) la consegna di un “diploma” è solo un atto di apertura e di rispetto delle vite altrui.

interrogano il Sindaco e l’Assessore alla partita per sapere

1. quali siano le ragioni per cui hanno deciso di non continuare con questa significativa cerimonia

2. se vi siano ostacoli di carattere giuridico che impediscono di dar corso a questa iniziativa

3. se intendano sostituire questa con un’altra e diversa cerimonia che abbia lo stesso significato sociale

4. quali iniziative intendano eventualmente assumere per promuovere il senso di appartenenza alla comunità canturina dei bimbi figli di immigrati.

Grazie e distinti saluti.

Alberto Novati
Consigliere comunale

 

 

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