CANTÙ - Da qualche giorno nei locali pubblici e commerciali di viale Madonna si raccolgono delle firme sotto il testo di una petizione che rivendica il ritorno in quella via delle fermate in entrata e in uscita dei bus delle linee extraurbane e urbane dei bus C86 Cantù - Erba; C80 Cantù - Monza; C82 Cantù - Novedrate; C45 Cantù – Como.

"Siamo convinti - afferma il segretario cittadino Pd Filippo Di Gregorio -, come recitato nel testo dell’appello, che tale spostamento abbia ridotto la frequentazione della via, facendo venir meno una presenza che è anche presidio di sicurezza per i residenti; è stato creato un sicuro disagio per centinaia di studenti, di Enaip e istituto Melotti, ora costretti a corse post scolastiche, per raggiungere la fermata di piazza Cai; infine sono fuori discussione le ripercussioni economiche sugli esercizi commerciali esistenti nel viale. Quella compiuta dall’amministrazione è stata una scelta presa senza considerare tutte le implicazioni che essa avrebbe comportato. E quindi, come i commercianti della via, e come parte dei suoi residenti, parteciperemo a inoltrare una petizione al Comune, affinché voglia riconsiderare la propria decisione".

Altro motivo di preoccupazione desta la frettolosa realizzazione di una fermata sostitutiva in via Ariberto, a pochi metri da quella di viale Madonna. "Ci sembra definita in dispregio alla normativa stradale, e al buon senso: troppo a ridosso dell’incrocio con viale Madonna, davanti a un marciapiede che non risponde a nostra opinione ai requisiti di sicurezza, per larghezza e per altezza dello stesso; in una via troppo stretta per installarvi una fermata".