CANTÙ – Tra i numerosi dossier che si affastelleranno sulla scrivania del nuovo Sindaco di Cantù, la prossima primavera, uno dei più problematici sarà senz’altro quello relativo alla discarica, alla piattaforma ecologica di Corso Europa.

Nelle ultime ore abbiamo ricevuto una segnalazione (l'autore ha chiesto di mantenere l'anonimato) riguardante le condizioni della discarica, le sue dinamiche interne e le sue numerose criticità, e abbiamo deciso di pubblicarla.
Eccola:

“La discarica di Cantù versa in condizioni davvero pietose: la rete esterna è divelta in più punti – lo squarcio in prossimità dell’autolavaggio è perfettamente visibile perfino dalla strada – e posso affermare con una certa sicurezza che di notte, quando nessuno è di guardia, numerosi individui si introducono nella piattaforma per impossessarsi degli oggetti più preziosi, della merce più interessante e immediatamente rivendibile. Il problema è già stato segnalato da tempo, ma nessuno è mai intervenuto. Esattamente al di sotto della recinzione esterna si trova un grande contenitore ricolmo di batterie, e mi è stato detto che certi individui sono riusciti a sottrarne qualcuna. Non so se all’interno della piattaforma vi siano delle telecamere, ma chiunque si sia calato dalla rupe che separa la discarica dall’autolavaggio dev’essere per forza transitato davanti al locale abitualmente occupato dal custode, un luogo ideale per installare delle telecamere. Ma la recinzione esterna non rappresenta certamente l’unico problema: alcuni individui sembrano infatti approfittare della situazione per trarre vantaggi personali, per appropriarsi di alcuni oggetti con l’intenzione di rivenderli al miglior offerente. Mi è persino capitato di assistere a numerosi battibecchi, a vivaci discussioni e a litigi aventi per oggetto la merce contenuta nei cassoni dell’immondizia. Qualcuno dovrebbe intervenire, non credete? Il fatto che questi atteggiamenti siano comuni alla maggior parte delle piattaforme ecologiche non è certo un buon motivo per chiudere un occhio”.

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