CARABINIERI – 43enne di Cermenate in carcere per rapina a una prostituta

sabato, 5 marzo 2022

CERMENATE - Nella mattinata di oggi, 5 marzo, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Cantù hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Como - Ufficio GIP nei confronti di un cittadino italiano, S.M. classe 1979, residente a Cermenate, per il reato di rapina ai danni di una prostituta.

I fatti risalgono alla notte dello scorso 6 febbraio, quando l’uomo, lungo la S.P. 32 a Cermenate, aveva fatto salire sulla sua autovettura una prostituta, dopo aver contrattato una prestazione sessuale. Condotta in un luogo appartato, l’indagato ha intimato con minacce alla ragazza di consegnargli la borsetta. La giovane a quel punto è scesa dal veicolo nel tentativo di allontanarsi ma l’uomo l'ha afferrata per i capelli e, tirandola a sé, le ha coperto la bocca con una mano per non farla urlare, arrivando a colpirla con forti schiaffi e pugni e infine allontanandosi con la borsa della malcapitata.

Fortunatamente la donna, che ha riportato lesioni personali con una prognosi di 15 giorni, è riuscita poco dopo a richiamare l’attenzione di una pattuglia del Radiomobile, fornendo ai militari indicazioni sull’autore della rapina e sul veicolo utilizzato. Gli accertamenti e la successiva attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Como, hanno portato all’individuazione del presunto responsabile e all’acquisizione di "gravi indizi di colpevolezza a suo carico", mettendo in luce anche il movente dell’azione criminale, ossia il procurarsi il denaro necessario all’acquisto dello stupefacente di cui l'uomo risulta consumatore.

L’autorità giudiziaria ha emesso dunque il provvedimento restrittivo, al quale è stata data esecuzione dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile che, dopo averlo rintracciato, hanno proceduto nei confronti di S.M. all’esecuzione dell’ordinanza ed alla sua traduzione nella casa circondariale di Como.

"Rimane ferma - si legge in una nota dei carabinieri di Cantù - la presunzione di innocenza della persona sottoposta ad indagini".

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