CANTÙ – Come è morto Giovanni Volpe? Si attende l’autopsia sul cadavere

lunedì, 19 marzo 2018

CANTÙ – Si aspetta di capire dall'autopsia come Luca Volpe abbia aggredito il nonno (Giovanni Volpe) e per quale causa quest'ultimo sia morto. I carabinieri di Cantù, infatti, si sono limitati a rilevare le ferite evidenti, mentre sarà compito del medico legale ricostruire tutto (tra oggi e domani), eventuali altre coltellate comprese. L'autopsia è stata disposta dal sostituto procuratore di Como, Simona De Salvo.

Intanto, Luca Volpe dovrà decidere se spiegare al gip Maria Luisa Lo Gatto cos'è successo o se avvalersi della facoltà di non rispondere.

I fatti. Venerdì sera, attorno alle 21,30, è stato lo zio di Luca a trovare il papà morto dentro il suo appartamento di via Monte Palanzone a Vighizzolo, che condivideva col nipote assassino, con tre coltellate all'addome. Anche se, probabilmente, l'omicidio era già avvenuto da quattro o cinque ore, dato che una vicina di casa aveva visto Luca allontanarsi a quell'ora a bordo della sua Fiat Panda.

Luca si trova al Bassone di Como dall'alba di sabato, quando è stato rintracciato alle 2 di notte dai carabinieri in un motel di Novedrate insieme a due prostitute, intercettando la cella a cui si era agganciato il suo cellulare.

Restano ancora da chiarire le cause dell’aggressione, nella quale si è persino spezzata la lama del coltello usata per l’omicidio. Sul tavolo della cucina i carabinieri hanno trovato tracce di droga, e non si può escludere che sia stata questa la causa scatenante di un litigio che si è concluso drammaticamente.

 

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