CANTÙ CIVICA – Diritto di culto negato, Costituzione nuovamente calpestata

mercoledì, 6 marzo 2024

CANTÙ - Il polo civico “Cantù Civica” si esprime sull’ennesimo diniego alle celebrazioni del Ramadan, da parte della Giunta Canturina, nei confronti della comunità musulmana.

Quanto è avvenuto in questi giorni a Cantù è di fatto l’ennesima negazione di un diritto garantito dalla nostra Costituzione. Un ulteriore segnale che mostra la pericolosa direzione che si sta concretizzando nel nostro Paese.

Oggi, assistiamo ad una compressione sempre più forte dei diritti e delle libertà dei cittadini. Il caso Assalam si somma a tanti altri episodi in cui vengono negati di fatto diritti fondamentali. La cronaca delle ultime settimane ci mostra un approccio sempre più illiberale da chi oggi è specchio della maggioranza che ci governa: lo vediamo nella sempre maggior stretta sul divieto di manifestazione, nei manganelli agli studenti minorenni così come nelle sempre più difficili possibilità di aggregazione tra cittadini, in cui sono negate sedi e luoghi di riunione.

Episodi che, anche se in ambiti diversi, mantengono lo stesso comune denominatore, ovvero l’insofferenza verso la libertà altrui di certe forze politiche che vedono nella prepotenza l’unica via di espressione del potere. Serve rompere questo schema quanto prima perché non è attraverso la politica della divisione che si costruisce una comunità migliore. Dobbiamo dirlo a gran voce.

Tendere la mano oggi ad Assalam significa tendere la mano a noi stessi, perché i diritti costituzionali sono un nostro patrimonio che non possono essere né svenduti né calpestati.

Cecilia Volontè - Unire Cantù
Vittorio Bergna - Civitas
Raffaele Erba - Movimento 5 Stelle

 

il Canturino NEWS - supplemento quotidiano a Lario News, testata giornalistica registrata (Tribunale LC n. 234/2015)