CANTÙ – Brianza choc: “In via Milano una possibile moschea abusiva”

martedì, 2 maggio 2017

CANTÙ – Le attività serali di alcuni individui di religione musulmana, nelle scorse settimane, hanno suscitato lo stupore e la curiosità di Alessandro Brianza, capogruppo della Lega Nord in Comune, il quale, nella serata di lunedì, ha addirittura pubblicato un video che ritrae numerose macchine parcheggiate all’esterno di un capannone di via Milano, all’altezza del civico 127, il luogo in cui i musulmani si riunirebbero “abusivamente” con lo scopo (secondo Brianza) di “creare una moschea”.

Si riuniscono soprattutto di sera, tra le 20 e le 23. Gli incontri si svolgono ormai da più di un mese, e hanno iniziato a dare nell’occhio – afferma Brianza; - Ogni sera si vedono numerose macchine parcheggiate, e i musulmani sono soliti entrare nel capannone con tuniche ed altri abiti tradizionali. Non ho la certezza che si tratti di incontri di preghiera, ma serve sicuramente maggior chiarezza. Il capannone è infatti adibito ad attività artigianali, non certo di culto”.

Quel capannone sarebbe stato acquistato da un’associazione culturale islamica circa 4 mesi fa, e secondo Brianza si tratta dello stesso immobile per il quale “due anni fa venne richiesto un cambio di destinazione d’uso, una variazione approvata dall’attuale maggioranza”. Ma il definitivo compimento dell’iter relativo alla modifica della destinazione d’uso, secondo Brianza, sarebbe stato “bloccato” dalla Legge Regionale sui luoghi di culto, la cosiddetta “legge anti-moschee”.

“Il precedente proprietario del capannone aveva affittato l’edificio a una comunità musulmana, e in un secondo momento aveva presentato una richiesta di variazione della destinazione d’uso – prosegue Brianza; - La variazione venne successivamente approvata dalla maggioranza, ma la Legge Regionale ha bloccato tutto”.

Uno degli scopi della Legge Regionale, infatti, consiste nel porre dei vincoli alla scelta degli edifici o degli immobili in cui organizzare le serate di preghiera: affinché un edificio ottenga l’autorizzazione ad ospitare momenti di preghiera, infatti, è necessario che tali momenti siano espressamente previsti nella destinazione d’uso dell’immobile, e la concessione di una simile autorizzazione può concretizzarsi soltanto attraverso una modifica dei piani di governo del territorio (il cosiddetto Pgt). “Se il consigliere Brianza ritiene che vi siano delle illegittimità, dovrebbe denunciarle alle forze dell’ordine o alle autorità competenti”, è il commento del vicesindaco Francesco Pavesi.

R. I.

 

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