BASKET – Cantù aspetta la rivelazione Brescia. Callahan fuori 20 giorni

venerdì, 27 gennaio 2017

CANTÙ - La Red October si affaccia alla partita di domenica contro Brescia (ore 18:15) guardando la classifica dal basso verso l’alto, al 13° posto e con 12 punti, quattro lunghezze di distanza dalla Leonessa che ha conquistato la Coppa Italia agguantando l’ultimo posto disponibile.

In ottica playoff, quindi, Cantù affronterà una formazione non solo in piena corsa ma anche in grande forma, che arriva da tre vittorie in fila e che sbarcherà a Desio consapevole di avere un’assicurazione di 20 punti, lo scarto con cui vinse all’andata contro i biancoblu (76-56). In parole povere, vincere è il minimo sindacale, ma per aumentare le speranze di una post season bisognerebbe ribaltare la differenza canestri, anche perché gli scontri diretti con chi precede Cantù in classifica sono quasi tutti a sfavore (vittoria su Trento, 14 punti in classifica, Sassari 18 e Avellino 22).

“Abbiamo un obiettivo minimo e uno massimo – ha spiegato coach Bolshakov –, cercare di guadagnare i due punti in classifica e poi pensare al risultato dell’andata. Partiamo comunque dal presupposto che vincere non sarà facile, all’andata non riuscimmo a fermare i loro esterni”.

La Germani Basket Brescia conquistò la prima vittoria in stagione proprio contro Cantù, e fu l’unica partita vinta in sei gare disputate; la Red October, dal canto suo, non fece molto meglio e alla guida c’era Kurtinaitis mentre ora il roster è modificato con Bolshakov a dirigere le operazioni: “Se guardiamo la classifica potremmo dire che Brescia sia più debole di Venezia ma non è così – ha detto l’allenatore ucraino –, l’unica differenza è che hanno un roster più corto rispetto alla Reyer ma i 7/8 giocatori che impiegano sono di alto livello. Non hanno un centro dominante ma c'è Landry che è un vero leader, Moss ha grande energia, ci sono i fratelli Vitali e Christian Burns che mi piace molto. Ogni giocatore può prendere l’iniziativa – ha continuato – e non possiamo quindi pensare di neutralizzare il loro leader perché ne hanno più di uno”.

Il match si annuncia essere tutt’altro che scontato, per altro da Brescia arriveranno almeno 200 tifosi (settore ospiti esaurito) e ci sono ulteriori richieste per altri settori del PalaDesio. D’altronde si tratta comunque di un derby, Cantù dovrò fare i conti con una squadra ben improntata sul gioco degli esterni, oltre a rientrare in campo, dopo il primo tempo, cercando di non cascare nel classico terzo periodo, dove la luce si spegne: “Il terzo quarto a Venezia è stato talmente negativo che tutti quanti abbiamo riflettuto su quanto successo – ha sottolineato Bolshakov –, abbiamo analizzato ogni errore della partita e lavorato in allenamento sugli schemi che non hanno funzionato".

Craig Callahan"Purtroppo – ha concluso – prima avevamo un roster corto e i giocatori erano stanchi, ora stiamo cercando di inserire altri uomini dalla panchina ma non ci sono stati ancora riscontri. Dobbiamo crescere sempre più con Calathes e Cournooh”.

Non sarà infine della partita il capitano Craig Callahan, che soffriva di ernia inguinale e doveva essere operato dopo la partita contro Milano, ma gli esami effettuati avevano riscontrato come l’ernia fosse rientrata. Il lungo italiano ha però accusato un’infiammazione alla muscolatura che si è ora tramutata in pubalgia, e per almeno una ventina di giorni dovrà stare completamente a riposo.

Davide Porro

 

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