AUTOVELOX – La Polizia locale: “Senza la nostra presenza niente multe”

giovedì, 23 giugno 2016

6 Polizia Locale CantùCANTÙ - Senza la Polizia locale gli autovelox non potranno essere funzionanti. Lo rivela il comando di Cantù che, di fatto, "invalida" i discorsi fatti finora dall'Amministrazione comunale. Perché senza vigili vicini, la torretta non può scattare foto e dare multe, diventando pressoché inutile. Le colonnine blu rimangono così sempre al centro dell’attenzione dei canturini e, soprattutto, vi era il dubbio sull’effettivo funzionamento dei velox, con la classica domanda “ma possono farmi la multa?”.

In tutta Italia si possono trovare le torrette ed ovunque ci si chiede se siano in funzione e legali. L'assessore alla Polizia locale Paolo Cattaneo ha preferito non rispondere a domande "tecniche" lasciando il compito ai ghisa. E così il commissario Fiorenzo Tasca ha chiarito la situazione, partendo dall’obbligo di presenza o meno di una pattuglia: “La multa può essere materialmente fatta solo in presenza della Polizia locale all’altezza dell’autovelox o in zone limitrofe – spiega il commissario – il che significa che gli agenti si possono trovare a qualche decina di metri di distanza. Il rilevatore di velocità contenuto nelle torrette viene attivato dalla pattuglia quindi, se questa non è presente, il velox anche se posizionato all’interno, non è attivo”.

Un primo chiarimento che toglie molti dubbi, e non è il solo, dato che in città ci si domanda come mai il cartello fisso di avviso del rilevamento velocità sia posto solo dal lato in cui è presente la colonnina blu, e la risposta è molto semplice: “C’è l’obbligo di rendere pubblica l’installazione – continua Tasca – quindi dove c'è la torretta c’è anche il cartello, mentre nell’altra corsia, qualora fosse presente un nostro velox mobile, verrebbe indicato con un nostro cartello, di forma triangolare”.

Quindi, ancora più semplicemente, nel momento in cui il velox fisso (su un lato) fosse attivo, comunque non farebbe la multa a chi stesse percorrendo la corsia opposta, dove non è presente né la torretta, né il cartello.

Autovelox Corso Europa 3Altro dubbio consiste nel modo in cui effettivamente l’apparecchio becca chi schiaccia troppo il piede, ovvero se andando verso il velox (in poche parole, prendendo la targa anteriore) o superando l'apparecchio (leggendo la targa posteriore): “Il rilevatore può essere posto discrezionalmente dall’agente in un senso o nell’altro – precisa Fiorenzo Tasca – e durante lo stesso accertamento il velox potrebbe essere girato facilmente all’interno del box (i vetrini sono su due lati ndr)”. Da questo punto di vista, quindi, è impossibile per l’automobilista sapere la direzione verso cui punta l’apparecchio.

Un’ultima curiosità riguarda via Mentana, dove in una corsia della carreggiata il limite è stato portato a 70 km/h: “Si è ritenuto di agevolare il più possibile quel tratto – conclude il commissario – perché meno pericoloso. Naturalmente se dovessero esserci nuovi autovelox in tratti in cui il limite è diverso dai 50 km/h, sarebbero tarati sulla velocità indicata. Ricordo che dove non è presente il cartello, il limite generale è proprio di 50 all’ora, perché non c’è obbligo di segnalazione, anche se spesso i comuni, come nel nostro caso, comunque lo indicano”.

Quindi la domanda sorge spontanea: era davvero utile spendere migliaia di euro per comprare delle impalcature, quando gli agenti della Polizia locale avrebbero potuto girare per le vie di Cantù con il classico treppiede praticamente "a costo zero"?

Davide Porro

 

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