AROSIO – Avviato l’iter per la decadenza del sindaco, ma in consiglio è guerra aperta

martedì, 28 agosto 2018

CANTÙ – L’iter per la decadenza del sindaco Arosio è ufficialmente iniziato: durante l’ultimo consiglio comunale di Cantù, andato in scena nelle scorse ore, il punto relativo all’incompatibilità del sindaco è stato infatti approvato con la maggioranza dei voti, dando ufficialmente il via al percorso di decadenza. Prima di giungere all’approvazione, tuttavia, maggioranza e opposizione si sono scontrate aspramente, in alcuni casi addirittura ferocemente, confrontandosi con asprezza sulla vicenda che ha sancito l’incompatibilità del sindaco Arosio e sulle sue dirette conseguenze per la città.

Particolarmente contestata, da alcuni consiglieri dell’opposizione, è stata l’assenza in aula del sindaco Edgardo Arosio, il principale protagonista della vicenda. “Il sindaco si sarebbe dovuto presentare”, sostiene il consigliere Francesco Pavesi, di Lavori in Corso. “Il grande pasticcio si conclude così, al consiglio comunale non resta che prenderne atto”, conclude l’ex vicesindaco.

Secondo Alberto Novati, consigliere di Vola Cantù, il sindaco Arosio avrebbe snobbato il consiglio comunale e l’intera cittadinanza. “Il consiglio comunale è stato sbeffeggiato dal sindaco, che sta per essere dichiarato incompatibile. Il sindaco non può snobbare coloro che rappresenta”.

Il confronto più acceso è stato sicuramente quello tra Filippo Di Gregorio, capogruppo del Partito Democratico, e Davide Maspero, il neo-vicesindaco. Nel momento culminante dello scontro, il neo-vicesindaco e assessore ha affermato che il consigliere Di Gregorio, a suo avviso, “non sarebbe in grado di amministrare nemmeno un banco della frutta”.

Nei minuti precedenti, Di Gregorio aveva contestato la maggioranza per aver scelto “il sindaco sbagliato”, aggiungendo che “se il sindaco decade, è perché la maggioranza ha deciso di restare in aula”. Di fronte alla replica pepata di Maspero, Di Gregorio ha rivendicato il ruolo dell’opposizione di manifestare le proprie osservazioni e, ove necessario, anche il proprio aperto dissenso. “La maggioranza non può aspettarsi gli applausi dell’opposizione, si tratterebbe di fascismo”, ha concluso Di Gregorio, scatenando un’ondata di indignazione in tutta l’aula.

Dopo Maspero e Di Gregorio è intervenuto anche il consigliere Cattaneo, capogruppo della Lega sui banchi della maggioranza, il quale, dopo aver letto il contenuto di alcuni fogli che si trovavano dinnanzi a sé, ha compiuto un gesto eclatante, esponendo una fotografia del sindaco Edgardo Arosio (l’azione di Cattaneo rappresenta una risposta diretta al consigliere Di Gregorio, che in uno dei consigli precedenti aveva esposto la fotografia del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a suo avviso eccessivamente bersagliato da alcuni esponenti politici nazionali).

“Ormai è ufficiale, siamo in campagna elettorale”, osserva ironicamente – ma neanche troppo – il consigliere d’opposizione Alberto Novati.

R. I.

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