CANTÙ – In consiglio comunale si parla di furti e sicurezza: tutti i dettagli

mercoledì, 19 aprile 2017

CANTÙ – Il consiglio comunale di martedì si è concluso poco dopo mezzanotte, e nel corso delle discussioni – durate quasi due ore e mezza – si è parlato soprattutto della sicurezza, del moltiplicarsi dei furti nelle abitazioni e delle migliori soluzioni per fronteggiare il problema, ormai divenuto una vera e propria piaga sociale.

Secondo il primo cittadino Claudio Bizzozero – che ha citato alcuni dati della Prefettura di Como – i furti nelle abitazioni sarebbero in calo, mentre secondo il candidato sindaco del centrodestra, Edgardo Arosio, dal 2006 ad oggi in tutta Italia si è assistito a un aumento esponenziale di furti, rapine ed effrazioni.

Dopo l’ossequiosa introduzione del presidente del consiglio comunale – che ha portato i saluti di “Sua Eccellenza il Prefetto” – la parola è passata immediatamente a Claudio Bizzozero, che si è soffermato sul problema dei furti e sulla sua incontestabile gravità.

“Il problema non è soltanto percepito come grave, lo è anche oggettivamente – afferma il sindaco; - Il furto in abitazione è particolarmente odioso e fastidioso, e in questi anni ho avuto modo di parlarne in più occasioni con l’assessore alla Sicurezza e con gli agenti della polizia locale, a cui esprimo tutte le mie congratulazioni per l’eccezionale lavoro svolto in questi anni. Ma Cantù – prosegue Bizzozero – non è il Bronx, e vi spiegherò il perché: rispetto al primo trimestre del 2016, nei primi tre mesi del 2017 i furti in abitazione nel territorio di Cantù sono calati del 21.9%. Si tratta di dati elaborati dalla Prefettura di Como, e rappresentano uno dei pochi elementi oggettivi a nostra disposizione”.

Il sindaco ha ribadito la posizione già espressa negli scorsi mesi, ossia che “senza risorse non si può intervenire, e a causa di alcune leggi non si possono nemmeno assumere nuovi agenti di polizia locale”, mentre il candidato sindaco Francesco Pavesi ha sostanzialmente riaffermato la bontà delle scelte compiute dall’amministrazione Bizzozero. “Andremo avanti a investire nel potenziamento della polizia locale – ha affermato il vicesindaco – e cercheremo in tutti i modi di formare un corpo di polizia locale adeguato alle esigenze di una città come Cantù”.

Edgardo Arosio propone di prolungare l’orario di lavoro della polizia locale – “dalle 7.00 a mezzanotte” – e di dedicare maggior attenzione al problema degli “abusivi e dei questuanti”, dato che “se ne incontra uno ogni 50 metri, specialmente in centro”.

Tra gli interventi più interessanti si deve senz’altro menzionare quello di Cristina Petitto, una semplice cittadina che ha dato vita a una raccolta firme per chiedere più attenzione da parte delle istituzioni sul tema della sicurezza. “Le campagne elettorali non dovranno limitarsi ai manifesti, servono proposte concrete. Su questo vi valuteremo”, ha affermato Cristina Petitto, il cui appello è stato prontamente raccolto dall’assessore alla Sicurezza (“convocheremo una commissione sulla sicurezza”, ha detto Cattaneo).

Alle discussioni del consiglio comunale ha preso parte anche Alberto Novati, il candidato sindaco del centrosinistra, che ha parlato brevemente della necessità di “riorganizzare l’ente comunale”, della “parzialità” di alcune risposte fornite dall’amministrazione sul tema della sicurezza (“per ora ho sentito solo risposte tecniche”), e dell’evidente crisi tra Stato, Regione e Comune.

Gli interventi di Edgardo Arosio e di Alessandro Brianza sono stati fortemente contrastati dalla replica incendiaria del giovane consigliere Andrea Terraneo, che ha ironizzato sui “punti programmatici per la sicurezza” pubblicati dall’onorevole Nicola Molteni e sulla loro presunta inconsistenza. “Tra i punti pubblicati dall’onorevole – afferma Terraneo – si legge anche “Nessuna autorizzazione alle comunità islamiche per Festa del Sacrificio e Ramadan”, come se il problema della sicurezza fosse in qualche modo collegato alle tradizioni dei musulmani”.

R. I.

 

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