L’INTERVENTO – Novati: “La tangenziale è così importante?”

domenica, 23 ottobre 2016

In questi giorni si è sviluppato un dibattito interessante, anche se parziale, sulla viabilità del Canturino.

Mi sembra che, almeno su un punto, vi sia unanimità di giudizio: la rete viabilistica del Canturino non riesce più a garantire le necessità di spostamento presenti nell’area.

E’ giunto dunque il momento di ridefinire il sistema dell’accessibilità nella nostra area urbana con molto pragmatismo e molta attenzione alle diverse necessità di traffico da soddisfare (o da privilegiare) ed alla definizione delle sue priorità, ovviamente tenendo conto della sua origine e della sua destinazione.

Cantù, per esempio, è parte integrante del cosiddetto distretto del mobile (o area produttiva o area-sistema o in qualsiasi altro modo la si voglia chiamare) dove le diverse funzioni e specializzazioni produttive sono dislocate sul territorio a distanze anche notevoli fra loro e sono interconnesse dalla viabilità su gomma.

La gestione di questa viabilità è demandata ai comuni dell’area ma, in questa sorta di “città infinita” che si è venuta configurando col tempo, ogni municipio ragiona per sé e tiene conto solo delle sue priorità.

E’ questo modo di procedere che determina alcune storture come, ad esempio, le interminabili e cicliche colonne di automezzi fermi sulle strade.

Uno degli snodi principali, e che maggiormente interessa la viabilità canturina, è la direttrice che va dall’autostrada del Gottardo, continua per la Limido-Arosio, procede per la Statale dei Giovi, passa per Cantù-Asnago (FFSS), attraversa Cantù passando per Piazza Volontari della Libertà (San Rocco), Via Milano e Via Lombardia, raggiunge l’innesto della Novedratese, e prosegue per Mariano (FNM) o per la Monza -Lecco.

Nel documento di piano del Comune di Cantù è prevista una tangenziale che dovrebbe decongestionare l’asse via Milano-via Lombardia.

Obiettivo certo condivisibile pur tenendo conto del fatto che qualsiasi intervento dovrà necessariamente essere parziale e realizzato con programmazione pluriennale.

Ma quanto potrà essere efficace se l’intervento riguarderà solo il tratto canturino di quella direttrice? In che modo questo intervento si raccorderà con il resto della viabilità che non corre sul territorio di Cantù? E, dall’altra parte, quali effetti ed in che modo questo intervento affronterà i problemi dell’accessibilità ai nodi canturini (centro storico e crinale)? Se l’origine e la destinazione degli spostamenti sono le attività dislocate sul territorio nel tratto che interessa il canturino, è davvero indispensabile che la soluzione debba essere per forza un sistema tangenziale esterno che smista un traffico per la verità ancora non ben definito?

Non è davvero possibile, invece, trovare un modo perché questa direttrice possa intersecare l’insediamento utilizzando (ed integrandosi con) la viabilità esistente risolvendo quei problemi di accessibilità legati ai poli o ai gangli che già esistono ma garantendo, nel contempo, la continuità della direttrice viabilistica, magari puntando a garantire velocità ridotta ma costante?

Ma anche se si pensa alle lunghe file che giornalmente si formano fra il semaforo Ipercoop e la rotonda di Cascina Amata ci si dovrà pur chiedere se si tratta di un problema irresolubile (o risolvibile solo con la famosa tangenziale) oppure se esistono soluzioni che permettano di scioglierlo in tempi brevissimi mediante qualche semplice intervento. Possibile che il fatto che la coda si formi in comune di Cantù mentre la rotonda si trova sul territorio del comune di Mariano Comense comporti una così complicata grana viabilistica?

Probabilmente è necessario rompere l’isolamento politico nel quale il Comune di Cantù ha deciso, beandosene, di collocarsi per pensare a nuove relazioni, a nuovi patti fra i comuni dell’area del canturino che, essendo fisicamente fra loro integrati, hanno la reciproca necessità di affrontare molte problematiche che sono sempre più comuni.

I cittadini del canturino reclamano novità. E’ ora di cambiare una politica che è diventata vecchia e superata.     

 

Alberto Novati

candidato alle Primarie del Centro-sinistra di Cantù

 

 

 

 

 

 

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