IL VIDEO – Giorni di polemica intorno a Cantù. E quella torta in faccia…

martedì, 1 dicembre 2015

TORTA IN FACCIA CANTUCANTÙ - Giornate intense e anche ad alta tensione seguono il derby contro Milano, perso da Cantù 71-78, al termine di una partita che è stata preceduta dall’ormai famoso siparietto della torta contro un finto Gentile (in panchina infortunato, che ha risposto su Instagram alla trovata) e dagli stacchetti delle cheerleaders Red Foxes, in campo durante ogni time out; in più, Pallacanestro Cantù è stata multata per un totale di oltre 4mila euro, tutti riconducibili a scelte e comportamenti del patron Dmitry Gerasimenko.

Indubbiamente, si è giunti al derby con non poca carne al fuoco, e il comportamento dell’Olimpia, a cui pare non sia andata a genio la vicenda del tesseramento di Johnson, non ha fatto altro che scaldare gli animi. E poi le dimissioni della presidente Cremascoli dal Consiglio federale, le parole del presidente della Fip Gianni Petrucci contro il sindaco Bizzozero sulla Gazzetta dello sport, le lezioni di Proli (da anni all’Olimpia, un solo scudetto vinto) e chi ne ha, più ne metta.
In tutta questa confusione, ci si è forse dimenticati di come l’Acqua Vitasnella sia ormai una squadra rivoluzionata, e coach Corbani è stato criticato per le scelte pre-partita, eppure aveva finora svolto un lavoro eccellente.

L’arrivo di Johnson (un 4) ha cambiato le carte in tavola e non di poco, e la scelta di far giocare Ross – gradito a Gerasimenko – da 3 (che sarebbe il suo ruolo prediletto, che però non ricopre da un paio di mesi) ha conseguentemente pesato su Abass, che è stato spostato nel ruolo del 2, e con Heslip in campo (demolito dalla difesa milanese), Hodge si è ritrovato senza Hasbrouck da cambio. Tant’è che, infatti, un paio di nomi folli giravano nel post gara: Daniel Hackett (non necessita del visto) e Johnson-Odom. Sì, perché un playmaker serve, altrimenti tanto varrebbe tenere Hall, che è ancora in standby. E di nomi ne girano altri, Randy Culpepper (play/guardia) e MarShon Brooks.

Ma tornando ai ruoli, tanti, troppi giocatori si sono trovati spaesati e non hanno potuto dare quel che avrebbero sicuramente dato una settimana fa, con capitan Abass autore fin qui di una stagione eccezionale, con 13 punti di media e un high di 29 contro Avellino, e con Wojciechovski che potrebbe avere un minutaggio inferiore rallentando così la propria crescita.

Oltretutto, non deve essere stato facile per Corbani avere Mr. G. spesso e volentieri presente durante i time out e quindi scegliere cosa fare in partita sapendo di essere osservato.

Gerasimenko ha un’evidente passione per questo sport, quando esultava lo faceva da tifoso, ma ora è il momento più delicato della stagione e sarebbe meglio se ognuno rimanesse al proprio posto. E la dirigenza deve valutare con attenzione se sia il caso di spendere l’ultimo visto perché, se l’ingaggio potrebbe non rappresentare un problema, dopo l’ottavo visto altri non se ne possono davvero avere più.

Intanto questo stacchetto fa ancora discutere:

D.P.

 

 

 

 

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